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lunedì 4 novembre 2013

Perché non ci vogliono guarire....... (lobby farmaceutiche e ministeri della salute)


                                            "I pericoli della chemioterapia

Il principio terapeutico della chemioterapia è semplice: si usano sostanze chimiche altamente tossiche per uccidere le cellule cancerose.
Il concetto che sta alla base di questo ragionamento limitato e assolutamente materialista è che alcune cellule, a causa di fattori ambientali, genetici o virali, impazziscono iniziando a riprodursi caoticamente creando delle masse (neoplasie).
La Medicina perciò tenta di annientare queste cellule con farmaci citotossici (cioè tossici per le cellule). Tuttavia, questa feroce azione mortale, non essendo in grado di distinguere le cellule sane da quelle neoplastiche (impazzite), cioè i tessuti tumorali da quelli sani, colpisce e distrugge l'intero organismo vivente.
Ci hanno sempre insegnato che l'unica cura efficace per i tumori è proprio la chemioterapia, ma si sono dimenticati di dirci che queste sostanze di sintesi sono dei veri e propri veleni. Solo chi ha provato sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa voglio dire.
«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L'infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto con la sua pelle l'avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi: 'Se precauzioni di questo genere sono richieste all'esterno, che diamine sta avvenendo nel mio organismo?'. Dalle 19 di quella sera vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi manciate di capelli, l'appetito, la colorazione della pelle, il gusto per la vita. Ero una morta che camminava». [ Testimonianza di una malata di cancro al seno ] "   (vi consiglio di leggere l'intero articolo, veramente interessante)                                                                              
(  Il futuro è nella farmaco genomica? Il miglior antidoto alle cure sbagliate? È la nuova scienza nata dopo la mappatura del dna umano. Pur essendo ancora sperimentale, la farmaco genomica ha già messo a segno alcuni goal, assicura Giuseppe Pelicci, direttore del dipartimento di oncologia sperimentale dell’Ieo di Milano. «Grazie alla conoscenza del profilo genico delle cellule tumorali, è possibile studiare farmaci specifici per ogni paziente in base al dna della sua malattia: un importantissimo passo avanti verso la personalizzazione della cura. In più queste medicine intelligenti hanno come bersaglio le cellule malate: il che significa più efficacia e meno tossicità. I primi prodotti di questo tipo utilizzati nella clinica – alcuni anticorpi monoclonali per i tumori al seno e al colon, e alcuni farmaci contro le leucemie - stanno dando ottimi risultati».)         
(non so se questa notizia è vera in realtà, ma sono convinta che molte cose ci vengano sapientemente nascoste,le case farmaceutiche preferiscono continuare a vendere la chemio e non hanno interesse a far passare ricerche                                                                                               come questa

                                              
                                              
    
                                                                                                    
                                                                                   
   
                                                                                                                      «Quando ci forniscono dati falsati, possiamo prendere decisioni sbagliate  e infliggere sofferenze inutili, se non addirittura la morte,a persone come noi» Ben Goldacre parla dell'influenza dell'industria farmaceutica nel sistema sanitario globale, e sostiene che le aziende farmaceutiche nascondono studi negativi e utilizzano test discutibile e lobbying intenso per ottenere ciò che vogliono, indipendentemente dal fatto che i farmaci da esse prodotti sono buoni per i pazienti.     


Ben Goldacre è un medico britannico (che ha denunciato il sistema della ricerca farmaceutica nel suo libro Bad Pharma, che è stato pubblicato in Italia da Mondadori nella primavera del 2013) che denuncia che le ricerche volte a valutare l’efficacia, la sicurezza, gli effetti collaterali dei farmaci, quando finanziate dalle industrie farmacologiche, sono falsate. I risultati dei clinical trials (test clinici condotti sui farmaci prima della loro commercializzazione) sono a volontà e piacere delle case farmaceutiche che scelgono i dati da pubblicare e quelli da nascondere. Gli stessi medici non sono in grado di conoscere l’effettiva efficacia e il reale potenziale curativo dei farmaci prima di prescriverli ai pazienti. Infatti, i medici vengono edotti sulle proprietà dei farmaci non perché li testano sulla loro pelle (dovrebbero altrimenti essere dei malati cronici), ma perché sono aggiornati dagli informatori scientifici e dalle riviste scientifiche: entrambi però rivelano solo una parte dei risultati delle analisi cliniche di cui il farmaco è stato oggetto - La critica di Goldacre non si rivolge tuttavia solo alle industrie farmaceutiche; esse non devono essere ritenute le uniche colpevoli dei fenomeni sopra descritti che possono in realtà avvenire solo con il tacito consenso di tutta una serie di attori, a partire dal mondo accademico. Goldacre afferma infatti che, nel 2005, quasi due terzi delle 122 Scuole di Medicina degli Stati Uniti hanno acconsentito che gli accordi di sperimentazione clinica con le aziende farmaceutiche fossero “riservati”, e circa la metà ha permesso agli sponsor di redigere i report finali di questi studi.  Questo continua ad avvenire nonostante il Comitato Internazionale degli Editori di Riviste Mediche abbia affermato, in un famoso editoriale pubblicato nel 2001, che i ricercatori devono avere un ruolo primario sia nel disegno sia nella conduzione degli studi e devono essere liberi di pubblicare i risultati delle ricerche da loro condotte senza essere condizionati da vincoli di proprietà da parte degli sponsor.
E le Autorità regolatorie del farmaco che dovrebbero vigilare sulla sicurezza ed efficacia dei medicinali che vengono immessi in commercio?
Anch’esse vengono criticate da Goldacre per la loro eccessiva segretezza, e per la loro incapacità di garantire la completa divulgazione dei dati sui medicinali. Come si afferma anche in un articolo pubblicato a luglio sul British Medical Journal (BMJ), l’EMA – l’ente regolatorio europeo del farmaco- “fa in realtà un disservizio ai cittadini Europei approvando il 74% di tutte le richieste di autorizzazione all’immissione in commercio basandosi su trial realizzati dalle stesse industrie e mantenendo riservati i dati su efficacia e sicurezza. (personalmente sono convinta che dietro queste approvazioni ci sia anche un fiorente giro di mazzette,il che rende la cosa ancor più criminale)

N.B.  udite ...udite.... 
Gwen Olsen, una ex rappresentante di prodotti farmaceutici, sta usando la sua personale esperienza e conoscenza di addetta ai lavori per girare le carte delle case farmaceutiche e svelare alla gente l’inquietante e scoraggiante verità sull’industria altamente corrotta, disposta a sacrificare la salute e la vita dei consumatori in nome del profittoLe stupefacenti rivelazioni di Gwen in una intervista video su NaturalNews dissipano il mito delle case farmaceutiche impegnate nella guarigione o nella cura delle malattie — in verità, l’industria farmaceutica è attiva nel regolare la malattia, gestirne i sintomi e tenere le persone intrappolate in un ciclo letale di dipendenza chimica.-
(e questo per me è un sospetto più che fondato,provato sulla mia pelle e proprio non mi posso rassegare, so che potrebbero guarirmi ...... e che non lo faranno e non mi permetteranno di accedere alle cure che guariscono)
     

Vi chiedo scusa,  non sono riuscita a trovare l'intervista con sottotitoli in italiano,se qualcuno di voi,più bravo di me, ci riesce per favore me la invii, grazie. Termina qui la prima parte .....ma ho altre cose da dirvi e farvi vedere su quest'argomento .....e capirete che non ci vogliono curare.....per alcuni i nostri mali sono una grande fonte di guadagno, a presto


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