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mercoledì 29 maggio 2013

Banche (come pilotare una crisi economica)

                                                                                                                                                          Breve storia sulla nascita delle banche
L'abitudine di conservare i propri risparmi in luogo sicuro e di ricorrere ad altri per chiedere prestiti, in condizioni di necessità, ha origini molto antiche. Già Sumeri e Babilonesi, alcuni millenni prima della nascita di Cristo, facevano custodire i loro averi dai sacerdoti del tempio, e tra i popoli della Grecia antica, dove accanto ai templi nacquero in un tempo successivo i trapeziti, dal nome dei banchi banchi dietro i quali lavoravano i sacerdoti, che potremmo definire i primi bancari semplici impiegati.Fu nel Rinascimento,che oltre alle normali funzioni di prestatori, custodi e cambiavalute, i banchieri fiorentini assunsero anche quella di garanti dei pagamenti, firmando lettere di credito che li impegnavano a pagare somme per conto di chi le portava: fu la prima comparsa degli assegni, che liberavano i mercanti e i sovrani dal rischio di portare con sé grandi quantità di contanti o merci preziose. Infatti furono proprio i banchieri fiorentini a inventare le prime lettere di credito e i buoni del tesoro e questa attività così lucrativa  fece di Firenze una delle città più ricche e potenti dell'epoca. "La prima banca in senso moderno nacque nel 1406 a Genova. La novità era che il "Banco di San Giorgio", questo il suo nome, fu il primo ad occuparsi di gestione del debito pubblico e venne definito dal Machiavelli uno stato nello stato, ossia una vera e propria istituzione pubblica nella quale i genovesi si riconoscevano molto più che nel governo, .." (wikipedia)
 E ora un'accenno su come funziona il meccanismo bancario oggi (in linea di massima, e accetto correzioni, consapevole di essere abbastanza ignorante in materia)
 Normalmente l'afflusso di denaro verso una banca per i nuovi depositi supera il deflusso di denaro per i prelievi. La banca non deve pertanto mantenere i capitali ricevuti in attesa che il depositante li ritiri, ma può conservarne solo una parte, definita riserva, per far fronte alle esigenze di cassa. Accantonata una quota dei depositi a formare la riserva, il cui ammontare dipende in Italia dalle scelte della banca oltre che da norme di legge, la parte restante dei depositi viene investita in attività redditizie.
Una parte dei capitali dei depositanti viene perciò versata, sotto certe garanzie, ad altri soggetti economici che la utilizzeranno per la creazione di nuova ricchezza ( trattiene parte del denaro (la riserva) e investe il resto).  La banca,dunque, ha essenzialmente due funzioni:
  • la funzione di deposito: consiste  nella possibilità resa dalla banca ai singoli clienti privati di depositare i propri risparmi per motivi di praticità e con il vantaggio di un  interesse da corrispondere a questi sotto forma di tasso di interesse passivo;( ma questo riguarda solo i c.c. di una certa entità,credo, perché io ho solo spese e nessun guadagno sul c.c.)
  •  la funzione creditizia: questa consiste nella tradizionale attività di erogazione dei prestiti (es.mutui),      attraverso la quale avviene l'allocazione del risparmio inconsapevole dei depositanti verso quei soggetti richiedenti (privati o aziende) ritenuti meritevoli ovvero con opportune garanzie finanziarie (es. una casa, un'azienda, comunque beni pignorabili).                                                                                    

Riassumendo a modo mio: le banche prendono in deposito i nostri soldi, e gli paghiamo il servizio,li usano, attraverso prestiti a tassi quasi usurai e investimenti vari, per creare nuova ricchezza per se stesse, certe volte "toppano" alla grande (vedi recenti vicende M.P.S.) e a noi vengono tolti i soldi per salvarle.....mah ...mi sbaglierò...però la cosa non mi quadra(o forse semplicemente non mi piace)                                            Con poteri particolari è la Banca Centrale di uno Stato. Tra i suoi compiti vi sono la regolamentazione dell'attività bancaria, la supervisione finanziaria delle banche private e del loro operato, l'emissione in stato di monopolio (prerogativa,privilegio,esclusiva) della moneta ovvero tutto ciò che ha a che fare con la cosiddetta politica monetaria. L'operato della Banca centrale non è, in linea di principio, molto diverso da quello di qualsiasi altra banca. La principale differenza consiste nella possibilità di emettere (e ritirare) moneta, per regolarne la quantità in circolazione nell'economia, mentre, come abbiamo visto, la banca commerciale può espandere gli impieghi nella misura in cui crescono i depositi, ma con l'obbligo di legge di mantenere una riserva presso la banca centrale (almeno qui in Italia è così) per limitare l'inflazione ( aumento quantitativo, eccessiva diffusione di qualcosa che ne determina la perdita di valore). Ma oggi non abbiamo più una banca centrale ne una moneta sovrana.....e conseguentemente neppure la possibilità di gestire una crisi economica senza gravare di tasse i cittadini.                                                                                             

Ma ora vi lascio a un video interessante,giusto o sbagliato non lo so  ma di sicuro qualche dubbio che ci sia un fondo di verità io ho l'ho.                        












                                                       

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