Fortunatamente la vicenda di Sofia si è risolta in modo positivo,un giudice ha sbloccato la cura,ma per una Sofia che ce l'ha fatta ci sono tanti altri e tante altre Sofie che aspettano ancora risposte e una cura che è solo una speranza. Ricordiamoci anche di loro perché i diritti di Sofia sono i diritti di tutti i malati senza speranza. Hanno pieno diritto a sperare e lottare per la loro vita e pieno diritto ( qualora fosse quello che vogliono) a una morte dignitosa come ultimo gesto d'amore.
C'è un'altra cosa su cui vorrei invitarvi a riflettere: il limite di età per l'accesso alle sperimentazioni, questo di fatto preclude la possibilità a molti e a mio avviso è una sottile forma di discriminazione " Sei troppo vecchio". Ma non si è mai troppo vecchi per sperare
Nel ordinamento
costituzionale italiano non si rinviene una enunciazione normativa espressa che
tutela il diritto alla vita; pur tuttavia la dottrina e la giurisprudenza
unanime sono concordi nel ritenere il diritto alla vita un’implicazione del
sistema costituzionale
I diritti inviolabili di
cui all’art. 2 della Cost. sono la prima situazione costituzionale che rinvia
alla considerazione, quasi intuitiva, del rapporto di strumentalità
intercorrente tra le enunciazioni ivi contenute ed il diritto alla
vita
L’art. 2 della Costituzione Italiana, infatti, così recita: “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale
Tutte le libertà
costituzionalmente garantite, quindi, non possono essere modificate limitandone
la portata, perché questo costituirebbe uso illegittimo del potere di revisione
costituzionale. Oggi i valori della persona umana, resi sempre più incisivi,
costituiscono gli unici valori in grado di unire le forze politiche e
sociali
L’art. 2 della
Costituzione Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo:
ciò significa che lo Stato trova i diritti fondamentali della persona come
preesistenti a sé; pertanto, non é lo Stato che crea tali diritti, ma
semplicemente li dichiara, evidenziando la sacralità dell’individuo, di cui ogni
legge deve tener conto.
L’art. 2 della
Costituzione è allora considerato norma fondamentale, che si pone
a tutela dell’individuo come garanzia costituzionale del diritto inviolabile
della vita ,
tanto che neppure lo stesso ordine costituzionale potrebbe permettersi di
violarlo.
cit. IGNAZIO LAGROTTA
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
cit. IGNAZIO LAGROTTA
(Ricercatore in
Diritto costituzionale nell'Università degli Studi di Bari)
Tutta la speranza di vita di molte persone è in cure sperimentali non sicure ,è tutto quello che hanno, non c'è altro,nessun'altra cura. Se è riconosciuto il diritto alla vita dovete riconoscergli l'accesso a queste cure.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Siamo alle solite, diritti scritti , riconosciuti dalla costituzione che ancora una volta lo Stato Italiano ignora. Io ,magari proverei a rivolgermi alla corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo
Questa è una vicenda di novembre 2012 non so se il protagonista sia riuscito ad avere giustizia
Gilberto, un malato terminale di 54 anni, a cui un cancro al fegato, lascia poche settimane di vita, è uno dei testimonial della campagna in favore di una legge popolare per il diritto all’eutanasia, lanciata dall’associazione Luca Coscioni e da Exit, un gruppo che aiuta i malati terminali a morire in Svizzera dove la pratica è legale.
Ma so che la legge approvata da noi è come al solito un contentino che non soddisfa , come ho già detto nel post "Che legge è?" del luglio 2011.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana (cit. dall'art.32 ) Rispetto della persona umana implica anche il rispetto della legittima aspirazione a una morte pietosa qualora le condizioni di vita mi fossero insostenibili per qualità o sofferenza fisica. Questa è la mia opinione e rivendico a me la scelta di vivere o morire.
Questa è una vicenda di novembre 2012 non so se il protagonista sia riuscito ad avere giustizia
Gilberto, un malato terminale di 54 anni, a cui un cancro al fegato, lascia poche settimane di vita, è uno dei testimonial della campagna in favore di una legge popolare per il diritto all’eutanasia, lanciata dall’associazione Luca Coscioni e da Exit, un gruppo che aiuta i malati terminali a morire in Svizzera dove la pratica è legale.
Ma so che la legge approvata da noi è come al solito un contentino che non soddisfa , come ho già detto nel post "Che legge è?" del luglio 2011.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana (cit. dall'art.32 ) Rispetto della persona umana implica anche il rispetto della legittima aspirazione a una morte pietosa qualora le condizioni di vita mi fossero insostenibili per qualità o sofferenza fisica. Questa è la mia opinione e rivendico a me la scelta di vivere o morire.
Nessun commento:
Posta un commento